di Salvatore Foresta
Una veloce panoramica di quello che è successo nella nostra
regione durante la famosa ondata ufologica.
Il 1978 è stato per l’Italia l’anno della più grande ondata
UFO mai avvenuta in precedenza nel nostro paese per record di avvistamenti,
casi di incontri ravvicinati, incontri con gli umanoidi. Recentemente c’è stato
un anno che ha fatto registrare un numero superiore di avvistamenti, il 2009,
ma la causa va ricercata nell’esplosione della moda del lancio delle cosiddette
“lanterne cinesi”, inoltre le segnalazioni, come per la maggior parte di quelle
degli ultimi anni, hanno avuto come provenienza quel calderone che è internet.
A livello qualitativo per quanto riguarda le informazioni
non c’è assolutamente paragone con il 1978, che ha registrato un numero
altissimo di notizie sui giornali, articoli su riviste illustrate, programmi
radio-TV e anche a livello editoriale, con il record di libri pubblicati.
Anche la Sicilia è stata coinvolta nell’ondata del ’78, come
confermano i dati del catalogo degli avvistamenti della regione siciliana
gestito dai rappresentanti locali del Centro Italiano Studi Ufologici.
Infatti sono ben 223 i casi registrati in Sicilia solo per
l’anno in questione. Una differenza notevole se consideriamo altre ondate
verificatesi precedentemente nel nostro paese:
ANNO CASI
REGISTRATI IN SICILIA
1950 53
1952 28
1954 54
1973 95
1974 63
1977 40
Elevata anche la qualità dei testimoni, in particolare
l’osservazione di luci notturne, con tanto di fotografie, da parte di molti
appartenenti alle forze di Polizia e dell’arma dei Carabinieri in diverse
località delle provincie di Palermo, Messina, Agrigento, Catania, nei giorni
11, 12, 19, 20 dicembre (fra i testimoni anche il capo della squadra mobile di
Palermo, dott. Boris Giuliano).
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Nella foto: l'UFO fotografato a Palermo il 12 dicembre 1978
della Polizia di Stato. |
Anche in Sicilia il flap causato da un bolide (anche se in
quel periodo si era pensato al rientro del satellite Pegasus come causa degli
avvistamenti) il 14 settembre ha portato
ben dodici segnalazioni distribuite in sette provincie diverse.
Diversi anche i casi di incontri ravvicinati del III tipo
(14 segnalazioni, compresi i “casi limite”, la cui attinenza con la casistica
ufologica non è sempre confermata), in particolare la sera del 4 luglio
sull’Etna nei pressi del Monte Sona, con un gruppo di quattro persone che
osservano luci a terra e alcune entità, e due casi entrambi datati 15 dicembre
a Catania, dove tre bambini intenti a giocare notano un oggetto fermo a
mezz'aria emanante luci variamente colorate dal quale, attraverso un raggio
luminoso sprigionatosi da specie di portello apertosi, scende a terra un essere
che rimane sospeso a circa 10 cm dal suolo, mentre un altro, di maggiori
dimensioni, si palesa davanti al portello, e Licodia Eubea (CT), dove un
autotrasportatore notava l’atterraggio di un oggetto luminoso con due esseri
giganti che cercarono di comunicare con lui in un linguaggio incomprensibile.
A fine novembre un episodio di cronaca giudiziaria coinvolge
anche il mondo ufologico locale e non, legato in questo caso più che altro al
sottobosco e all’aspetto cultista del fenomeno, con l’arresto di Eugenio
Siragusa, probabilmente il più noto e discusso contattista italiano, denunciato
per vari reati da una coppia di coniugi americani che erano stati membri del
Centro Studi Fratellanza Cosmica, gruppo fondato dal Siragusa negli anni ’60 e
che era fra l’altro stato sciolto proprio nel 1978 dallo stesso alcuni mesi
prima.
La vicenda, che si concluderà con l’assoluzione dai reati
contestati nel 1982, si interseca in un periodo di quell’anno che vede alla
ribalta e in prima pagina sui quotidiani diversi casi tragici legati al
fenomeno delle sette e della loro pericolosità quando certe ideologie vengono
portate all’estremo (e questo in una certa maniera spiega il perché l’arresto
del contattista era stato trattato con una certa attenzione dalle forze
dell’ordine), come l’allucinante suicidio di massa (oltre 900 persone) degli
appartenenti alla setta del “Tempio del popolo”, diretta dal reverendo Jim
Jones, in Guyana, Sudamerica, e della fosca vicenda dell’omicidio di una
bambina, Desiree' Patanè,
ad opera dei genitori e di uno zio, fatta morire di stenti nella convinzione di
una sua veloce e miracolosa rinascita. Soprattutto all’inizio delle indagini i
coniugi Patanè, catanesi ma residenti nel trentino, verranno indicati come
appartenenti alla Fratellanza Cosmica, anche se più avanti si fa più chiara
l’ipotesi di una qualche frequentazione ( a livello di partecipazione a
conferenze del contattista in passato) e non di una vera e propria appartenenza
al gruppo del Siragusa. Una vicenda mai chiarita del tutto.
Un annata quindi che anche in Sicilia non ha avuto dal punto
di vista ufologico eguali.
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