Esattamente 100 anni fa, nel 1919, veniva pubblicato
“The Book of the Damned”, nel quale lo scrittore americano
Charles Fort dava il via ad un filone di studi e pubblicazioni ancora vivo e vitale oggi, filone del quale la rivista
“Clypeus” è stata epigone nel nostro paese (dove
“Il libro dei dannati”è stato tradotto solo nel 1973, con prefazione a firma di
Gianni Settimo).
Strani fenomeni, eventi inspiegabili, esperienze anomale di tutti i tipi (“dannati” in quanto non accettati dalla scienza) costituivano la materia prima per le decine di migliaia di annotazioni che Fort ricavò da riviste scientifiche come da giornali non specializzati.
Materie come l’ufologia, l’archeologia spaziale, la criptozoologia hanno preso vita propria, mentre il più ampio ambito dei “fenomeni fortiani” continua a raccogliere notizie di varia natura che in comune hanno l’insolito e il misterioso (piogge di ghiaccio rane e pesci, combustione umana spontanea, oggetti fuori posto, ritrovamenti di oggetti anacronistici…).
C’è chi ne ha seguito le orme proseguendo ed ampliando il lavoro di raccolta, con libri, periodici e associazioni (nel nostro paese la
Società Fortiana Italiana e il monumentale lavoro di catalogazione di eventi e luoghi insoliti curato da
Umberto Cordier).
Nell’anniversario secolare esce un nuovo ed originale lavoro che ha richiesto anni di studio e di verifica delle fonti. Ne è promotore ed autore principale l’ufologo britannico
Martin Shough, a cui si è affiancato (per questo primo volume dedicato ai fenomeni aerei) lo studioso belga
Wim van Utrecht (entrambi membri del collettivo
EuroUfo.net, entrambi autori di testi pubblicati in Italia dalle
Edizioni Upiar).
“Redemption of the Damned” (Redenzione dei dannati) costituisce un’accurata “rivalutazione dopo cent’anni” dell’opera di Charles Fort, autore spesso citato, poco letto, ancor meno capito. Per la prima volta l’occhio e le competenze di studiosi contemporanei hanno recuperato le fonti originali di tutte le osservazioni anomale riportate da Fort nei campi dell’astronomia, della meteorologia e dell’ottica atmosferica, sottoponendole a un attento esame critico, correggendo errori, contestualizzando ogni caso, analizzando il tutto alla luce di conoscenze, metodi e risorse attuali, nel tentativo di trovare spiegazioni razionali, cosa risultata possibile in un gran numero di casi (con soluzioni che a volte possono scioccare il pubblico generico e sorprendere anche gli specialisti), mentre alcuni eventi ben documentati rimangono inspiegabili.
Il volume conta 412 pagine in grande formato (con 250 illustrazioni), pubblicato negli USA da
Anomalist Books con una prefazione di
Bob Rickard (fondatore nel 1973 e a lungo direttore del mensile
“Fortean Times”). Inutile aggiungere che non può mancare nella biblioteca personale di ogni studioso o appassionato di fenomeni aerei insoliti.
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